Electa

gen 2015

Il cane va portato alto!

Non conosco Toscani. Voglio proporgli un progetto di comunicazione, glielo racconto brevemente al telefono, mi dà appuntamento verso le 19 allo studio dove sta terminando un set fotografico.
Un po' mi ascolta, poi m'invita a cena, offre lui, un mese dopo il progetto è pronto e me lo regala.
Qualche anno dopo fotografa tutte le mie sculture di cani. Prepariamo insieme la posa, mi aiuta a dipingere Il fondale bianco, dà indicazioni come un regista teatrale, infine si mette al centro della scena.
Pancia a terra come un marine sul pavimento dello studio, chiede a due assistenti di spostare le sculture, uno dei due che si vanta d'essere esperto, elargisce consigli sulla tecnica di sollevamento: "Il cane va portato alto!", dice.   
Quelle parole hanno un effetto dirompente, Toscani appoggia a terra la fotocamera, si alza e ripete facendo sua la frase : "Il CANE VA PORTATO ALTO!".
"Come?"
"Alto!"
"Il CANE VA PORTATO ALTO!"
"I-I c-a-n-e v-a p-o-r-t-a-t-o a-l-t-o!!!!!"
Così la più stupida scemenza diventa uno slogan da ripetere come un mantra.
 
Non penso che Toscani sia un provocatore. Sa vedere. Sposta il punto di vista e raggiunta la messa fuoco si ferma con una sottolineatura.
 
Questa mia valutazione nei riguardi di uno che ama le provocazioni e i toni forti può sembrare troppo elegiaca, ma l'esagerazione di ritrovarmi regalate tutte le foto delle mie sculture e altre cene a ogni buona occasione (oltre ad altri scatti, buon vino e collaborazioni varie che non posso contenere in 1500 battute) a ben vedere potrebbe sembrare per eccesso contrario una generosa provocazione di un provocatore fin troppo generoso!

Dal libro Più di 50 anni di MAGNIFICI FALLIMENTI