2024
Presenta presso la galleria Antonia Jannone di Milano Terra Rossa, una nuova serie di dipinti di matrice astratta-geometrica ispirata al Quadrato Rosso di Kazimir Malevič. La mostra è presentata da Stefano Bucci e accompagnata da un’edizione con testi di Matteo Codignola.
Dall'estate del 2024, la scultura monumentale Sabir entra a far parte della collezione permanente del parco di sculture di Arte Sella, in Trentino-Alto Adige.
2023
Disegna l’immagine coordinata per il festival Taobuk di Taormina, che include nella programmazione la mostra personale Le Grand Bleu, curata da Luca Beatrice. Lo stesso critico lo invita a partecipare a diverse altre mostre, tra cui Branco presso il sito archeologico di Torino, e a Palazzo Chiablese, sempre a Torino, nel 2023 collaborano anche alla curatela di un'ampia esposizione sul ritratto nella pittura italiana.
Successivamente, su invito di Vincenzo Trione, collabora con un gruppo di studenti del corso di Laurea Magistrale in Arte dell'Università IULM per un progetto curatoriale condiviso, culminato in un’ampia esposizione personale intitolata Listen Better.
2021
Durante il periodo della pandemia, tra il 2020 e il 2021, si dedica al progetto Goldwatch, una serie composta da 48 dipinti e 24 disegni sul tema della chiusura e dell'immobilità. Il progetto viene esposto in una doppia mostra: alla galleria Assab One di Milano e allo spazio Circolo di Bellano, vince nel 2022 il Premio Michetti.
2020
Dopo aver esposto l'installazione Branco nella corte reale della Reggia di Venaria a Torino ancora nel 2020, in collaborazione con il Mart di Rovereto, progetta il monumento alla Resistenza, destinato al parco delle sculture del museo. Negli anni successivi Branco trova seguito grazie al sostegno della Fondazione Giovanni Falcone di Palermo: l'opera viene esposta nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone di Palermo, passando poi attraverso la Questura, Palazzo Reale, la Facoltà di Giurisprudenza e infine nella Chiesa di San Domenico, dove riposa il giudice Giovanni Falcone.
2019
Si dedica per quasi un anno a un unico dipinto intitolato Veduta, un omaggio alla prospettiva leonardesca dedicata alle Prealpi lombarde, presentato in una mostra curata da Danilo Eccher presso la M77 Gallery di Milano.
2017
In collaborazione con Peter Greenaway, cura e progetta la mostra Time Out, dedicata a Giancarlo Vitali, ospitata presso Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Museo di Storia Naturale e Casa del Manzoni. Si occupa inoltre dell'archiviazione e della sistemazione dell'intero corpus figurativo del padre Giancarlo, culminato nella creazione del museo personale a lui dedicato a Bellano, città natale dell'artista.
2015
Viene invitato alla Berlinale, dove riceve il premio FIPRESCI come produttore e protagonista del documentario Il Gesto delle Mani, diretto da Francesco Clerici, che lo ritrae durante l’esecuzione di una scultura in bronzo. Nel giugno dello stesso anno, su invito di Emilio Mazzoli, torna a esporre con la mostra FUGA (curata da Mark Gisbourne e Giacinto Di Pietrantonio) presso la Galleria Mazzoli di Modena.
2014
Espone la scultura Traditio Symboli nel Duomo di Milano e partecipa alla IV Biennale Gherdeina di scultura a Ortisei, in Val Gardena, invitato da Luca Beatrice.
2013
Propone tre nuovi progetti monumentali di scultura: Aria, esposto alla Galleria LKFF di Bruxelles, Branco a cura di Flavio Arensi presso il Vittoriale degli Italiani (installazione permanente presso il Mausoleo di D'Annunzio), e Medi Terraneo, esposto al castello Ruffo di Scilla.
2011
Invitato al Padiglione Italia della Biennale di Venezia espone Veidrodis, un’installazione composta da quattro sculture sul tema delle città fantasma. Questo tema verrà ulteriormente approfondito nelle doppie esposizioni alla Triennale di Milano (2012-2013) e all’Isola Madre di Stresa e Verbania, nella mostre Foresta Rossa, curata da Luca Molinari e Francesco Clerici.
2010
Con la cura di Fernando Mazzocca e Francesco Poli, allestisce una serie di opere a Pietrasanta, in Piazza Duomo e nel complesso di Sant'Agostino. A Milano, espone a Palazzo Reale e nella piazza della stazione centrale il progetto Sbarco.
2005
Entra a far parte della collezione del MACRO di Roma con la cura di Danilo Eccher, con il quale realizza successivamente Immagini, forme e natura delle Alpi (2007) e LATO4 (2008) a Milano.
2004
Electa pubblica Velasco 20, una monografia sui primi vent'anni di carriera, con contributi di Giulio Giorello e altri critici. Questo volume si accompagna a Extramoenia (2004-2005), un'altra monografia che affianca le mostre allestite a Palermo, presso Palazzo Belmonte Riso, e a Milano, presso Palazzo della Ragione, su iniziativa della Regione Sicilia.
2000
Alla fine degli anni Novanta è invitato alla Quadriennale di Roma. In questo periodo, il percorso si orienta verso i porti del Mediterraneo e del Sud Italia. Da questa ricerca nascono opere come Isolitudine (2000), introdotta da Ferdinando Scianna, e MIXtura (2003), accompagnata da un pensiero di Franco Battiato.
1990
Successivamente, la pittura si focalizza sulla tragedia dell'alluvione del 1987, che devastò parte del Nord Italia, in particolare la Valtellina, una zona di abituale frequentazione. Questo ampio reportage, disegnato e dipinto, confluisce nel primo grande progetto intitolato Paesaggio Cancellato, esposto nel 1990 in una mostra curata da Roberto Tassi.
1985
L’inizio è segnato da un lungo apprendistato accanto allo studio del padre, il pittore Giancarlo Vitali a Bellano, Lago di Como. Durante questi primi anni, il disegno e l'incisione sono centrali nel lavoro, fino all'incontro con lo scrittore e critico Giovanni Testori, che lo invita alla mostra Artisti e Scrittori presso la Rotonda della Besana di Milano. Questo incontro segna l'avvio della prima mostra personale, archiviata nel sito con il titolo SS36.