Terra Rossa

2024

Nel 2017 avevo affittato un nuovo studio: una serra, con annesso un vero campo da tennis, che inaspettatamente diventò fonte d'ispirazione per una serie di quadri intitolati Square o Court, composizioni rigorosamente monocrome su variazioni di rosso. Fu Gianni Clerici il primo a notarle e a volerle includere nel volume Il Tennis nell’Arte, da lui curato per Mondadori nel 2018.
Negli anni, quel ciclo di quadri ha cambiato titolo in Terra Rossa, in riferimento a Красный квадрат (Piazza Rossa), noto internazionalmente come Red Square, uno dei dipinti più celebri di Kazimir Malevič. Le composizioni di questi dipinti rimandano a frammenti o angoli di campi da tennis: vaste campiture monocromatiche, articolate da linee bianche che ne ridisegnano il contesto.
Terra Rossa allude a un quadrato rosso, ma è anche un invito a riflettere sul potere delle immagini nell’epoca contemporanea e a immaginare nuove visioni a partire da questa tonalità terrosa. Trasforma così il campo da gioco in una dimensione archetipica, un’esplorazione pura della materia che lo compone.